Tolentino, 08/11/2016
In risposta all’articolo apparso su Picchio News, riportato anche su Facebook, riguardante la denuncia della signora Meschini Orietta, ci sono delle gravi imprecisioni che normalmente un giornalista dovrebbe verificare prima di pubblicare.
Per prima cosa l’utenza riguarda il gas, il cui titolare del rapporto di fornitura è la società di vendita, soggetto distinto dall’ASSM che invece gestisce il servizio di distribuzione, in quanto tale quindi è tenuto ad eseguire le richieste di distacco che pervengono dal venditore secondo quanto stabilito dall’autorità AEEGSI con il “Testo integrato morosità gas”.
Nel caso specifico la richiesta di sospensione per morosità è pervenuta in data antecedente l’evento sismico che ha gravemente colpito anche la città di Tolentino, per la precisioni in data 6/10/2016 ed eseguita in data 11/10/2016 quindi il distacco risale a diversi giorni prima del movimento sismico in oggetto.
I titolari dell’utenza hanno contattato sabato mattina il servizio di reperibilità ASSM comunicando che non avevano gas. Il tecnico reperibile, credendo che il cliente avesse chiuso per errore il rubinetto a chiave ha provveduto alla riapertura.
Lunedì mattina, una volta riaperti gli uffici, è emerso che per l’utenza in questione era ancora in atto la sospensione per morosità su richiesta del venditore, quindi è stato ripristinato lo stato di chiusura del contatore.
A questo punto solo nel tardo pomeriggio di ieri, dopo il pagamento delle diverse bollette inevase da parte del cliente, il venditore ha richiesto tramite PEC la riapertura della fornitura.
Tale richiesta è stata prontamente eseguita nella giornata di oggi nonostante i numerosi interventi che l’ASSM si trova a fronteggiare legati all’evento straordinario del terremoto.
Dispiace sentirsi chiamare in causa senza motivo ed apostrofati anche con parole pesanti quando l’atteggiamento di tutto il personale ASSM è da sempre caratterizzato dalla sensibilità e vicinanza ai cittadini.
Rinnoviamo l’invito a verificare le notizie prima di denigrare l’operato di un’azienda seria soprattutto in questa fase in cui dovrebbe emergere di più lo spirito costruttivo.